giovedì 24 maggio 2012

Parigi, pioggia, Tarte Tatine e una sorpresa speciale

Viaggio a Parigi programmato da mesi, elenco lunghissimo di cose da fare e da vedere, lasciate indietro dalla visita precedente e... pioggia, pioggia, pioggia... Come se non bastasse, si è presentato un terribile e interminabile acquazzone, proprio nel giorno in cui saremmo voluti a andare a passeggiare sulla Promenade Plentée ed a fare un picnic a Bois de Vincennes. Che delusione. A questo punto è scattato il piano B: la visita del Musee d'Orsay avrebbe allietato il nostro pomeriggio. Peccato che, arrivati là, ci siamo accorti che fosse chiuso, così come la maggior parte dei musei, il lunedì. Dopo aver attentamente consultato la guida, abbiamo constatato che non ci restava che visitare il Musee de l' Ecole Militaire.

L'idea di vedere un museo pieno di armi non mi entusiasmava affatto. Mi sono completamente inzuppata ed infreddolita in un tragitto teoricamente breve (ma che io ho percepito lunghissimo). Sono scivolata in fangose pozzanghere, rovinando i miei nuovi stivaletti che avevo indossato con lo scopo di essere bellissima a Paris, e sono stata quasi trascinata via dal mio ombrellino ribaltato dal vento.  A questo punto non ho avuto altra scelta: muso e tristezza massima. Non siete d'accordo con me, che fosse l'unica soluzione?

Niente sembrava poter riscattare quella giornata, ma il mio ragazzo mi ha proposto di tornare in albergo ad asciugarci e riscaldarci un po', per poi consolarci con una bella cenetta. Effettivamente tutto questo riposo non era previsto nel mio programma di viaggio dai ritmi serratissimi, ma ho dovuto ammettere che in quel momento fosse davvero l'unica buona idea da seguire.


Dopo l'asciugatuta e un sonnellino, la pioggia era adirittura diventata lieve, e ci ha permesso di passeggiare un po' vicino al canale St. Martin, per poi dirigerci nella zona di Bellville, alla ricerca di un ottimo ristorante, dove avevamo già mangiato durante il nostro primo viaggio a Parigi, un anno e mezzo fa. Vi consiglio questo quartiere se volete perdervi in un posto che non ha nulla a che fare con i turisti. La via più carina a mio parere è Rue d'Oberkampf, stetta e colma di localini colorati, ristoranti e jazz bar. Noi siamo andati al Pied de Fouet.



In questo ristorante si respira un'atmosfera davevro familiare, il cibo è ottimo e vengono seviti piatti tipici della tradizione francese (consiglio i piatti del giorno).  Incredibile a dirsi, per essere a Parigi, si viene accolti da una ragazza gentile e sorridente e da un oste altrettanto simpatico. Qui si può stare tranquilli e soffermarsi a chiacchierare tra una portata e l'altra; c'è anche chi mangia da solo e senza fretta, gustandosi ogni boccone, senza preoccuparsi di "perder tempo" leggendo un libro o riflettendo un po'...
Viene voglia di non andarsene, soprattutto quando fuori fa freddo e quando ti propogono la deliziosa Tarte Tatin, che sognavo da tempo di riassaporare. E proprio vero che, in certe occasioni,  una bella fetta di torta può fare miracoli nel risollevare l'umore!


La Tarte Tatine è una torta di mele "rovesciata" che si serve solitamente accompagnata da panna acida.
Secondo la leggenda, questo dessert sarebbe originario di Lamotte-Beuvron (nella regione del Centro): le sorelle Stephanie (1838-1917) e Caroline Tatin (1847-1911) gestivano un ristorante, che esiste ancora sotto il nome di "hôtel-restaurant Tatin", di fronte la stazione frequentata da molti cacciatori. Domenica di apertura della caccia, mentre preparavano una torta di mele per un pasto di cacciatori, una delle sorelle, dimenticò di porre la frolla al di sotto della torta, lasciando caramellare così le mele nel burro e nello zucchero. Per rimediare all'errore pose la pasta frolla al di sopra del composto. I cacciatori apprezzarono questa torta, che divenne così la torta Tatin.
(fonte Wikipedia)

Io non ho mai preparato questa buonissima torta, ma, dopo questo viaggio, dovrò assolutamente provare. Al momento non ho una particolare ricetta da suggerire, penso che proverò con quella dell'infallibile Giallo Zafferano e con quella contenuta in un meraviglioso libro che ho appena acquistato e che si intitola come il mio sogno: "The little Paris Kitchen". Vi farò sapere come andranno a finire i miei primi tentativi, nel frattempo se avete la vostra ricetta da suggerirmi non esitate! Mandatemela per favore. Voglio a tutti i costi ricreare quella delizia, mangiata in una sera di pioggia, in piccolo ristorantino in una bellissima e piccola rue di Parigi!

Ah, Parigi... anche inzuppata da capo a piedi, la adoro. Gli innamorati che si stringono sotto gli ombrelli, le persone che sgomitano per ripararsi sotto le tende dei Bistrot per non bagnarsi e non rinunciare a bere un bicchiere di vino all'aperto. Le insegne colorate delle botteghe, le strade lastricate e scivolose, le tovaglie a quadretti, un buon Bordeaux che fa girare la testa, la Tarte Tatin e una scatolina nascosta nella tasca del giubbotto del mio ragazzo, che, con la scusa di volermi scaldare le mani, mi fa trovare un regalo speciale... Sono la principessa delle favole che mi inventavo da bambina, sono felice che il mio cuore non basta, e vorrei restare qui per sempre.

Chi ha la ricetta magica per femare il tempo in un momento perfetto?  Qualcuno mi aiuti, vi prego! Per ora io posso solo lasciarvi un consiglio che ho "rubato" in un Cake Bar a St. Germain des Pres. Buona torta a tutti!



2 commenti:

  1. Che romantici.... =^.^= che bello!! Quando scopri la ricetta per fermare il tempo, ricordati di pubblicarla ;) Un bacione

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì che bello, che nostalgia... sarai la prima a conoscerla in anteprima!

      Elimina